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I compiti del dirigente scolastico in tema di orientamento

 


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Sono molto diversi i compiti che la normativa attuale assegna al dirigente scolastico in tema di orientamento formativo e sono soprattutto diversi, in termini di complessità, i compiti del dirigente della scuola dell’obbligo da quelli di un Capo d’Istituto che opera in una scuola secondaria di 2° grado, tenendo presenti le differenti specificità di indirizzo di un liceo classico o scientifico, di un istituto tecnico e di uno professionale.

L’azione orientativa nell’ambito dell’obbligo scolastico assume, come già ricordato, una valenza marcata di tipo formativo, quindi più mirata a sviluppare e potenziare quelle conoscenze o competenze necessarie per mettere in grado i bambini e i ragazzi a riconoscere i propri talenti e i propri limiti onde decidere, nella vita di tutti i giorni, le soluzioni ai problemi che via via si pongono loro dinanzi.

Tra le decisioni, ovviamente di livello e di contenuti spesso molto differenti, alcune riguardano la carriera scolastica, altre l’eventuale inserimento nel mondo del lavoro, altre ancora di natura più personale riguardanti la sfera affettiva ecc.
Nell’ambito delle scuole superiori, l’attività orientativa si traduce in scelte abbastanza vincolanti (di studio durante il primo biennio) oppure in iniziative di riorientamento di fronte a gravi problemi di inserimento.
Nel triennio l’attività orientativa è più rivolta all’università (scelta della facoltà) o al mondo del lavoro (profilo professionale; tipologia e/o settore di lavoro).

Va ricordato che la scelta della facoltà universitaria oggi viene operata dagli studenti all’inizio del 5° anno di scuola secondaria di 2° grado, quindi l’attività di orientamento inizia prima e, per coerenza, dovrebbe iniziare fin dal primo anno, quale logica e necessaria conseguenza dell’azione formativa e orientativa della scuola dell’obbligo.
Comunque in entrambe le situazioni, obbligo scolastico o scuola secondaria di 2° grado, il Dirigente scolastico è chiamato a garantire agli allievi e alle famiglie le informazioni necessarie pertinenti per facilitare le loro decisioni.

Inoltre il dirigente scolastico è tenuto ad attivare tutti quei contatti con gli EE.LL., con altre scuole, con altre istituzioni per coordinare le varie attività orientative, evitando inutili ripetizioni di informazioni e favorendo la realizzazione di percorsi orientativi, coinvolgenti anche enti e/o strutture e/o organismi di volontariato presenti sul territorio.